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Identità sessuale e identità di genere

Disturbi trattati

In psicologia, ma anche nel linguaggio quotidiano, si è soliti utilizzare diversi termini per riferirsi a diversi concetti nell’ambito della sessualità e dell’identità di genere.

Infatti, si sta consolidando sempre più la necessità di ricorrere all’individuazione di nuove parole che possano accogliere le sfumature della sessualità, non più riconoscibili all’interno di un sistema di genere binario. 

Il termine sesso indica lo stato biologico e anatomico di una persona, cioè se maschio, femmina o intersessuale. Rimanda, perciò, squisitamente alle caratteristiche proprie delle conformazioni fenotipiche alla nascita.

La parola genere, invece, è usata per indicare il maschile e il femminile, con una chiara implicazione rispetto alle costruzioni socioculturali. Sotto il termine genere rientrano, dunque, tutte quelle caratteristiche riferibili al ruolo che una persona ricopre all’interno della società di appartenenza e che sono legalmente riconosciute, ad esempio bambino/a, ragazzo/a, donna, uomo, transgender. Il genere è anche quello assegnato, attribuito alla nascita sulla base delle caratteristiche biologiche, del sesso per intenderci.

Il sesso, quindi, può essere considerato una attribuzione biologica mentre il genere deriva da costruzioni sociali assegnate. Sesso e genere possono sovrapporsi ma anche non corrispondere; infatti, se per il sesso vengono riconosciute generalmente tre variabili (maschio, femmina, intersex), il genere può riferirsi a dimensioni potenzialmente infinite che si snodano lungo il continuum maschile-femminile e che si modificano seguendo anche i cambiamenti sociali.

Partendo da questa importante distinzione è possibile comprendere meglio le ulteriori dimensioni di identità di genere, ruolo di genere, identità sessuale e orientamento sessuale.

L’identità di genere è il corrispettivo del genere assegnato, ossia il senso soggettivo dell’individuo di appartenere a una delle dimensioni precedentemente accennate: può essere sintetizzato con “sono un uomo”, “sono una donna”, “sono un transgender”.

Il ruolo di genere, invece, si amalgama e integra al concetto di genere, indicando le particolarità che, per convenzione, la cultura assegna al maschile e al femminile e in cui l’individuo tende a riconoscersi; esempio in questo caso sono il modo di vestire, di parlare, di camminare e comportarsi.

L’identità sessuale è l’esperienza che l’individuo fa del proprio orientamento sessuale e il modo in cui esso viene comunicato al mondo. Quest’ultimo, infine, si riferisce perlopiù alle caratteristiche sessuali dell’oggetto di attrazione, ossia se si è attratti da persone dello stesso sesso, del sesso differente dal proprio o da entrambi.

Per essere ancora più precisi ed inclusivi, sarebbe opportuno riferirsi anche a queste dimensioni utilizzando il plurale in quanto sono molteplici le espressioni dell’orientamento sessuale.

I concetti finora visti non sono sovrapponibili e interscambiabili tra di loro. Si vede ad essi, piuttosto, come ad un continuum lungo cui l’individuo si pone e si sposta nel corso della propria esistenza. Si può essere di sesso femminile e sentire che la propria identità appartiene al genere femminile, percepirsi quindi come donna, e allo stesso tempo fare propri i riferimenti culturali della categoria maschile (ad esempio, giocare a calcio e portare i capelli corti) e avere un orientamento sessuale omosessuale (mi piacciono le donne).

Altresì, una persona di sesso maschile può non riconoscersi nel genere corrispondente ma ritrovare la propria identità all’interno del genere opposto; in questo caso parliamo di transgender, un uomo, appartenente alla categoria biologica di maschio che fa propri i costrutti sociali, cognitivi, culturali del genere femminile, che si sente donna e che è attratto dagli uomini, quindi con orientamento omosessuale. Se la medesima persona subisce la riattribuzione chirurgica di sesso è definita transessuale, in questo caso un MTF ossia un uomo divenuto donna; biologicamente è definito come donna, la sua identità di genere rimane femminile ma il suo orientamento sessuale è eterosessuale.

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