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Fobie

Disturbi trattati

Le fobie

Con il termine Fobia si indica una paura intensa e irrazionale rispetto a situazioni o oggetti, tale da indurre una risposta eccessiva nell’individuo e/o condotte di evitamento al fine di non sperimentare lo stato di forte disagio e malessere.

Il DSM-5 individua 3 gruppi di fobie:

  • Fobie specifiche
  • Fobia sociale
  • Agorafobia

FOBIA SPECIFICA

Nella Fobia Specifica l’individuo sperimenta stati di forte ansia o paura intensa e irrazionale in presenza di un oggetto (paura dei cani, degli insetti, paura delle siringhe o delle iniezioni) o di una situazione specifica (paura delle altezze, dei luoghi chiusi, paura di volare).

L’individuo è conscio dell’eccessiva risposta di paura, ma solitamente tende a sovrastimare la reale pericolosità dell’oggetto o della situazione fobica.

Lo stato di attivazione è generato soltanto in presenza dello stimolo fobico portando l’individuo a sperimentare immediatamente ansia e paura. Spesso per vengono messe in atto strategie di evitamento da parte dell’individuo al fine di non sperimentare il malessere, che possono comprende anche l’opzione di traslocare in un luogo lontano dalla fonte di paura. Qualora non abbia potuto evitare lo stimolo fobico l’individuo sopporta con estremo disagio lo stato di paura.

Le strategie di evitamento possono creare disagio significativo in diverse aree di vita dell’individuo, in particolare le area lavorativa e sociale.

Per poter fare una corretta diagnosi di Fobia Specifica verificare che la paura per l’oggetto o la situazione si verifichino per un periodo di almeno 6 mesi e che non sia dovuta ad altro disturbo mentale (ad es. Attacchi di panico, oppure Disturbo post traumatico da stress nel caso in cui la paura sia evocata da un ricordo traumatico, o Ansia da Separazione dove lo stato ansioso viene attivato dalla separazione da casa o dalle persone significative).

Inoltre, sempre ai fini della diagnosi, è bene valutare gli specificatori riguardanti il contenuto delle fobie. Nel caso in cui siano presenti più oggetti o situazioni che scatenano la risposta di paura, è opportuno indicarli, in quanto un soggetto con più oggetti fobici avrà un grado più elevato di disagio e di compromissione sociale e lavorativa.

FOBIA SOCIALE (Disturbo d’Ansia Sociale)

Il Disturbo d’Ansia Sociale o Fobia Sociale fa riferimento a una condizione di paura o ansia elevata in situazioni sociali nelle quale potrebbe essere esposto al giudizio (ad es. parlare o incontrare altre persone, parlare in pubblico, esibirsi di fronte a una folla, sostenere un’interrogazione a scuola).

Tali situazioni comportano quasi inevitabilmente ansia o paura, tanto che l’individuo teme di agire in modo errato (movimenti goffi, eloquio impreciso), oppure di mostrare dei sintomi ansiosi (arrossire, tremore, sudorazione) durante l’interazione sociale che possano portare ad una valutazione negativa nei suoi confronti. La risposta di paura di essere valutato negativamente è eccessiva e sproporzionata rispetto alle reali conseguenze della situazione e al contesto socioculturale.

Questa condizione fa mettere in atto strategie e comportamenti di evitamento al fine di evitare la situazione di disagio e malessere, qualora non sia possibile sottrarsi alla situazione l’individuo sopporta l’ansia con estremo disagio.

Le condotte di evitamento possono creare disagio significativo in diverse aree di vita dell’individuo, in particolare le area lavorativa, scolastica e sociale.

Per poter fare una corretta diagnosi di Fobia Sociale verificare che gli episodi di paura o di ansia si verifichino per un periodo di almeno 6 mesi e che non siano dovuti agli effetti dell’assunzione di sostanze (ad es. farmaci o droghe), o da un altro disturbo mentale (ad es. Attacchi di panico, Dismorfismo Corporeo oppure Disturbi dello spettro Autistico), oppure dovuti ad un’altra condizione medica (Parkinson, obesità, danni da ustione o ferita). Nel caso sia presente una condizione medica questa non è correlata con i sintomi di ansia o paura.

AGORAFOBIA

Per Agorafobia si intende una condizione di paura o forte ansia legata al trovarsi in determinate circostanze:

  • Utilizzare mezzi pubblici (tram, aereo, nave, ecc.)
  • Trovarsi in spazi aperti (parcheggi, piazze, ponti, ecc.)
  • Trovarsi in spazi chiusi (cinema, teatro, negozi, ecc.)
  • Stare in fila oppure in mezzo alla folla
  • Essere fuori casa da soli

Se l’individuo manifesta i sintomi ansiosi o forti attacchi di ansia in due delle seguenti cinque categorie è possibile effettuare diagnosi di Agorafobia.

Trovarsi nelle situazioni temute innesca quasi sempre la reazione di forte ansia o di paura anche a causa di pensieri negativi e forte preoccupazione circa la possibilità di fuggire dal luogo, oppure circa la possibilità di ricevere soccorso in caso di malore o di attacchi di panico. La risposta di paura è eccessiva e sproporzionata rispetto alla situazione agorafobica e al contesto socioculturale.

Per questo le situazioni vengono evitate attraverso la messa in atto di condotte o strategie di evitamento al fine di evitare lo stato di forte agitazione. Spesso l’aiuto di un accompagnatore può aiutare l’individuo a gestire l’ansia, altrimenti sopportata con estrema ansia e paura.

Le condotte di evitamento possono creare disagio significativo in diverse aree di vita dell’individuo, in particolare le area lavorativa e sociale, in alcuni casi possono portare all’isolamento dell’individuo.

Per poter fare una corretta diagnosi di Agorafobia è necessario verificare che gli episodi di paura o di ansia, o di evitamento si verifichino per un periodo di almeno 6 mesi e che non siano dovuti da un altro disturbo mentale (ad es. Fobia Specifica, dove le situazioni fobiche sono limitate; Fobia Sociale, riferibile solo a situazioni di interazione sociale, Disturbo Post traumatico da Stress nel caso in cui la paura sia evocata da un ricordo traumatico, oppure Ansia da Separazione dove lo stato ansioso viene attivato dalla separazione da casa o dalle persone significative), oppure dovuti ad un’altra condizione medica (sindrome dell’intestino irritabile, Parkinson). Nel caso sia presente una condizione medica questa non è correlata con i sintomi di ansia o paura.

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